Qual'è il senso della vita?

L’uomo alla ricerca del senso

Solo gli esseri umani cercano di dare un senso alla loro vita e lo fanno attraverso le domande esistenziali. L’autore del documento tratto dal libro dei Proverbi ci porta a scoprire la meraviglia del volo dell’aquila nel cielo, un fatto che può apparire ovvio, ma che in effetti non lo è affatto. L’aquila avanza maestosa nel cielo, fende l’aria che la sostiene nel suo volo, ma non lascia traccia del suo cammino. Il serpente, apparentemente senza sforzo, striscia sulla pietra: appare e subito scompare senza lasciare traccia. E qual è il sentiero seguito da una nave sull’acqua del mare? Come l’aquila, la nave fende i flutti, ma invano ne cercheremo la scia. Aria, terra, mare sono elementi che possono apparire comuni. Sono lì, li abbiamo sempre a disposizione, quasi li diamo per scontati. Essi ci sono, ma potrebbero anche non esserci. Allo stesso modo saremmo tentati di pensare che anche l’uomo è una realtà ovvia. Tuttavia già a partire dai racconti della Gene- si, la Bibbia ci invita a pensare che c’è qualcosa di meraviglioso nell’uomo e nell’attrattiva tra l’uomo e la donna che porta alla generazione di una giovane vita. Che l’uomo, riflettendo sulla sua esistenza, si meravigli della sua realtà appare evidente dal libro della Sapienza e dal Salmo 139. Il libro della Sapienza (Sapienza 7,1-14) pone in bocca a Salomone la descrizione della nascita del grande re. Salomone nasce come tutti gli uomini e anche lui deve seguire la sorte comune. Tuttavia pare che Salomone non sia soddisfatto, vorrebbe di più, quasi che essere uomo non gli sia sufficiente. Si nasce, si muore. Per poter dare senso alla sua vita, Salomone chiede il dono della sapienza. È la sapienza, dono che viene da Dio, che aiuta il re a comprendere e per questo egli afferma che la sapienza deve essere considerata una gemma inestimabile. Il Salmo 139 è più poetico. Per lodare l’azione di Dio, il salmista impiega le immagini del tessitore e del vasaio. L’opera di Dio è un capolavoro. Anche Giobbe (Giobbe 10,8-11) usa più o meno le stesse immagini. Gli antichi non avevano molte conoscenze circa il concepimento e la gestazione di una giovane vita. Tuttavia essi sapevano che l’uomo, così perfetto, così speciale, era un capolavoro perché Dio stesso si era occupato della sua formazione. Secondo la sapienza biblica, la vita dell’uomo giunge da Dio.

Da dove ha origine la vita?

All’uomo non è sufficiente chiedersi e sapere chi sia all’origine della sua esistenza. Egli vuole conoscere che origine ha tutto ciò che esiste, tutto ciò che normalmente lo circonda, ma anche le galassie, ciò che può vedere e ciò che man mano scopre. Se, come affermano i documenti è semplice vedere che dietro l’esistenza di una giovane vita ci sono i genitori, non così immediato è afferrare quale sia l’origine di tutto ciò che esiste. Quando la ricerca dell’uomo è circoscritta e limitata alla sua esperienza concreta, può sembrare che si possa abbastanza facilmente spiegare un effetto andando a cercarne la causa: è ciò che appunto fanno le scienze, le quali si occupano di trovare leggi e regolarità, le cause delle cose. Eppure, se si vuole spiegare la totalità delle cose, di tutto ciò che esiste, si entra in una dimensione assai complessa. Infatti la realtà è formata da eventi che si compiono perché ci sono condizioni che a loro volta devono essere spiegate. È per questa via che si giunge a considerare l’universo nel suo insieme e ci si può chiedere quale sia la sua causa. Ma anche questa causa deve essere spiegata.

Le due possibilità umane davanti al senso

Presto l’uomo nella sua ricerca si rende conto che il mondo è CONTINGENTE e non si spiega da solo, ma ha bisogno di una causa TRASCENDENTE che ne sia il fondamento e la spiegazione. Ciò significa in altre parole che il vero senso dell’universo può dipendere soltanto da una causa che sia fuori dal mondo e che agisca per prima. Da questa causa tutto trae origine, serve come modello ed è sempre il fine verso cui tende tutto l’esistente: e questo può essere solo Dio. È attraverso questo complesso ragionamento che l’uomo, com’è accaduto nella tradizione ebraico-cristiana, giunge al concetto di creazione. L’esistenza del mondo viene dunque dalla Bibbia e dal cristianesimo spiegata attraverso l’azione creatrice di Dio.